
Gli oli: alleati da gestire
Esiste una pletora di oli sul mercato, per questo mi limiterò a raccontarvi di quelli che uso io e di cui conosco i reali effetti, oltre che a darvi alcune importanti regolette d’uso.
Olio/burro di Karitè: il mio top di gamma. Ricco di vitamine, ha proprietà riparatrici, protettive, nutrienti, elasticizzanti, idratanti e antinfiammatorie.
Puoi usarlo sulla pelle, sui capelli ed è adatto anche per i più piccini.
Olio di argan: ottime proprietà rigeneranti, adatto a pelli mature come antirughe, ma anche ottimo per le pelli secche. Va diluito con un olio più ‘leggero’ per una migliore stesura in quanto piuttosto denso.
Olio di ricino: olio molto ‘spesso’ per questo non il più adatto per la pelle, viceversa è il Sacro Graal per capelli, sopracciglia, ciglia e unghie grazie alla sua ottima interazione con la cheratina.
L’applicazione sulle ciglia deve essere fatta con molta cautela, usando un cotton fioc appena inumidito, per evitare che l’olio scivoli nell’occhio. Come impacco per i capelli, suggerisco di miscelarlo con olio di mandorle o di lino, quindi distribuirlo come impacco notturno, magari con un bel giro di domopak. Ricordiamoci che il capello è materia ‘morta’, la parte vitale è solo ed esclusivamente il bulbo, quindi l’impacco avrà un’azione meramente cosmetica: aiuterà a chiudere le scaglie, ammorbidirà i capelli sfibrati etc.
Olio/burro di cocco: c’è chi lo ama, c’è chi lo evita. Io lo amo molto, con alcuni accorgimenti. Emolliente, antirughe, idratante, ottimo struccante. Utile in caso di psoriasi o irritazioni grazie alle proprietà antisettiche dell’acido laurico. Meglio non usarlo liscio, ma mescolarlo con Karite (diciamo 1 parte di cocco e due di karite).
Olio di germe di grano: ottimo ristrutturante, ricco di vitamina E. Stimola la rigenerazione die tessuti ed è ottimo per contrastare l’invecchiamento della pelle e le cicatrici, oltre che le smagliature. Meglio usarlo miscelato con oli base più leggeri (jojoba).
Olio di jojoba: altro mio amatissimo. Come sottolinea Lola, non è un’olio ma una cera. Seboaffine e leggero, è un ottimo emolliente, idratante, antinfiammatorio e ristrutturante della cute secca. E’ adatto a tutti i tipi di pelle, comprese quelle grasse.
Olio di mandorle dolci: emolliente, antinfiammatorio, utile negli eczemi, nella psoriasi e per tutte le pelli sensibili, secche o irritate da qualunque dermatite. Unico difetto, può risultare occlusivo e comedogenico, meglio usarlo su capelli e corpo.
Olio di rosa mosqueta: olio ricchissimo di acido linoleico, oleico e vitamina C. Tonifica la pelle, stimola la rigenerazione dei tessuti (utile in caso di cicatrici – chiedetelo alle mie ginocchia), ottimo contro le smagliature, ottimo come antirughe. E’ un olio a mio giudizio ‘pesante’: se lo applico troppo frequentemente, si formano dei piccolissimi, inconfodnibili ‘tappi’ di sebo.
Ma non me ne privo di certo: lo uso solo sul contorno occhi/labbra, e sulle rughe glabellari (quelle rughe verticali fra le sopracciglia).
PERCHE’ USARLI
Per fare un periodo di stacco da creme e cremette varie e dare alla pelle nutrimento efficace, puro e non elaborato. A me sembra di usare “gocce di natura” quando uso gli oli. Un po’di poesia.
COME SCEGLIERLI
Rigorosamente da siti/negozi affidabili, spremuti a freddo, senza conservanti (l’olio non contiene acqua, non serve aggiungere altro), possibilmente – penso al cocco – per uso alimentare.
COME CONSERVARLI
Al buio, in bottiglie di vetro scuro, magari nella parte bassa del frigo quando le temperature si alzano (soprattutto karite e cocco, non tanto perchè irrancidiscano – sono anzi fra i più resistenti – quanto perché si liquefanno ed essendo tipicamente conservati in vasetti rischiate di rovesciare il tutto….).
COME USARLI
La pelle è ricoperta dal “film idrolipidico”, ovvero un invisibile manto formato da acqua e grassi. Volendo sfruttare i benefici degli oli, dobbiamo superare la barriera idrolipidica (olio e acqua non si mischiano, dunque l’uso di un prodotto esclusivamente a base acquosa o oleosa non penetrerebbe), quindi dovremo applicare OBBLIGATORIAMENTE una parte acquosa, ovverosia usare i nostri oli a pelle BAGNATA e dico bagnata, non umidina.
E poi massaggiare, massaggiare, massaggiare magari prendendo l’occasione per regalarsi un automassaggio linfodrenante (ne parleremo).
Sembra poco, o donne et homeni di poca fede? Riflettete. Senza la parte acquosa, l’olio rimane li a grattarsi la pancia, inerte sulla vostra pelle e oltre a non fare tutte le belle cose elencate qua sopra, finirebbe per seccarla.
E noi non vogliamo perdere tutti i benefici effetti di questi meravigliosi doni della natura, vero?

Trucco formale da ufficio ma con un twist
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