
Come scegliere texture e finish per il makeup occhi (con suggerimento finale)
Gli scaffali delle profumerie ci offrono grande scelta di ombretti, sia in termini di texture (polvere – normale o wet and dry-, cremosi, fluidi, cream-to-powder, matitone, pigmenti sciolti, giusto per citare i più frequenti), che di finish (mat, shimmer, satinato, perlescente, metallico, glitterato, frost).
Quali usare? Quali evitare?
Anche qui, dipende davvero dalla condizione della vostra palpebra, dalla quantità di rughette e da eventuali discolorazioni.
Diciamo che il mat, ovvero un colore opaco, senza alcun tipo di riflesso, perlescenza o glitter in una texture polvere, è forse la scelta più sicura. Se steso su una palpebra ben idratata e/o con un buon primer come base, non va ad evidenziare le rughe. Per vivacizzare il tutto, un tocco al centro della palpebra di ombretto dal finish shimmer o il pù delicato perlescente, ben sfumato con il resto dell’ombretto, aiuterà a dare un tocco di vivacità e “aprirà” lo sguardo.
Le più fortunate, con una palpebra non cadente e non segnata, potranno lavorare un po’ con tutti i finish, evitando assolutamente i glitter, andando molto caute con i frost e con i metallici.
Per quanto riguarda la texture, avendo la pelle secca, personalmente prediligo i gli ombretti cremosi, i cream to powder, i matitoni, e le polveri morbide.
Evito i fluidi che seccano troppo, per quanto mi riguarda, e i pigmenti per il semplice fatto che sono da ‘pro’ e richiedono manualità e attenzione che alle 6:45 del mattino io sinceramente non ho.
Per le minimaliste che di ombretti manco a parlarne, quel che non deve mai mancare è un buon mascara, e un filo di matita alla base della rima superiore dell’occhio, che simulerà ciglia più folte e lussureggianti.
Importante: sia che come base usiate un primer o il correttore, il fondotinta o solo la crema/trattamento da giorno, preparate le vostre palpebre al trucco stendendo un velo leggerissimo di cipria trasparente.
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