I luoghi e i protagonisti della bellezza

E un bel giorno Lola apparve…

Una delle due persone a cui è dedicato il mio blog è Lola, che conosco dal 2006.
Ci tenevo moltissimo ad avere la testimonianza della sua esperienza nel mondo della cosmesi, esperienza molto importante in quanto fa capire chiaramente che chiunque abbia voglia di studiare, vincere la pigrizia e mettere in discussione quello che ci viene propinato a-criticamente, può riuscire a scegliere consapevolmente i prodotti più funzionali alle proprie esigenze.
Requisiti fondamentali, serietà e impegno.
Requisiti di cui Lola è certamente dotata.
Negli anni, ha promosso l’autoproduzione consapevole dei prodotti e noi “loline” grazie a lei abbiamo iniziato a fare i primi oleoliti, i primi saponi, per arrivare a preparazioni più complesse. Non mi dilungherò in complimenti, ma credo si capisca tutta la gratitudine e il rispetto che provo per lei.
Lascio la parola a Lola

“Mi chiamo Lola (il mio vero nome rimarrà segreto) e ho vissuto la rivoluzione nel mondo cosmetico fin quasi dall’inizio.

Esattamente 21 anni fa, nel 1997, è stato istituito l’obbligo dell’apposizione degli ingredienti usati su ogni cosmetico in vendita. Quello che era inteso solo come un aiuto per chi era allergico ad alcune sostanze ad evitarle, e un obbligo per i produttori a non inventarsi attivi non presenti è diventato piano piano una formidabile arma in mano al consumatore per capire cosa ci sia in quello che compra e poterlo giudicare.

Prima di allora, i produttori potevano vantare attività non supportate dall’elenco ingredienti, ed anche inventarseli: è famoso lo shampoo “alla mela verde” che non ne conteneva punta.
Pochi anni dopo, nel 1999, Fabrizio Zago – che già conoscete – apre il forum di Promiseland nel quale si discute più che altro di ingredienti, e con l’aiuto del suo biodizionario, un elenco liberamente consultabile da tutti in cui le sostanze presenti nei cosmetici ricevevano un semaforino verde giallo o rosso, iniziava a dipanare la nebbia che aveva sempre avvolto il mondo cosmetico (NDS: ora è, come sapete, EcoBioControl).
Io sono arrivata su Promiseland nel 2004, un po’ perché cercavo di capire cosa ci fosse in quello che compravo, un po’ perché avevo capito che qualcuno si faceva le creme in casa e volevo provarci pure io. Ho passato ore sul primo forum, a fare ricerche e leggere silenziosamente, poi ho trovato il coraggio e ho iniziato a fare le mie domande pure io.
La mia musa ispiratrice era stata una tale Ossicina76, che non partecipava più, e che aveva scritto le ricette dei suoi esperimenti, effettuati grazie ad un emulsionante che le aveva spedito Fabrizio.
Volevo fare anch’io delle creme, ma all’epoca l’autoproduzione di cosmetici in Italia non c’era proprio (non consideriamo le ricette di pappette di cose raccattate in cucina da applicare sul viso come maschere) non c’erano negozi on line dove rifornirsi, c’era qualcosa in Germania ma era tutto troppo difficile e lontano.
Grazie all’aiuto di un ragazzo del forum che mi ha mandato qualche ingrediente, allo studio di introvabili libri di cosmetologia avuti in fotocopia, da principiante sono diventata in pochissimo tempo abbastanza esperta da poter realizzare praticamente tutto quello che mi serviva in casa. Sono stata anche molto aiutata da cosmetologi che frequentavano il forum, come Umberto Borellini, Fabrizio Zago, Rodolfo Baraldini, Pietro Porto, dalla stessa Riccarda Serri che mi ha regalato dei libri di cosmetologia di Proserpio autografati che conservo con cura, oltre ad avermi dato tanti pareri e consigli.

Sia chiaro che se già nel 2004 ero in grado di fare una crema e tanto altro, erano primi esperimenti e in tutti questi anni ho molto studiato e molto imparato, e non ho ancora finito.

Ma non sono rimasta a lungo solo su Promiseland, che era il luogo dove imparavo, forse con un pizzico di sfrontatezza ben presto ho deciso di “diffondere il verbo” della lettura dell’inci come modo per capire i cosmetici, mi sono iscritta su un frequentatissimo forum dell’epoca, AlFemminile Forum, dove ho iniziato a recensire inci a tutti quelli che me li postavano.

Per me era un ottimo esercizio, che mi costringeva a fare ricerche per capire cosa fosse questo o quello; ma avevo dalla mia l’esperienza pratica di uso delle varie sostanze, il che mi aiutava a decifrare molto meglio di chi studiava solo sulla carta come potesse essere davvero un certo cosmetico, se grasso o leggero, se piacevole o no, il tutto perché riuscivo a capire molto meglio di altri dall’elenco ingredienti a che percentuale potesse essere presente ogni cosa nel vasetto che mi trovavo davanti.
La grande differenza tra me e chi si affidava solo al biodizionario per dare il suo responso su un certo prodotto è che io non mi limitavo a fare la conta di semaforini verdi o rossi, ma capivo veramente se il tale semaforino rosso era presente in quantità rilevante o ininfluente, se la tal crema fosse davvero idratante, se il tal bagnodoccia seccasse la pelle oppure no.

Insomma, stavo diventando sempre più brava in quello che era il mio hobby.

Ero pronta per aprire un forum tutto mio, a fine 2006. Mi ero fatta un po’ di conti, sapevo quanti inci mi postavano su Alf alla settimana, ce la potevo fare. Nel giro di due giorni avevo già più di cento iscritti, e il forum è partito benissimo.

Con l’aiuto di due ragazze che mi hanno trovato la piattaforma e il template ho organizzato il forum dando grande spazio alla sezione inci.
Quello che non potevo immaginare è che il forum ha preso vita propria ed altrettanto importante, se non prevalente, è diventata la sezione dedicata ai cosmetici fai da te, in cui tutti abbiamo studiato e sperimentato e provato, e ora siamo a veramente alti livelli. I nostri cosmetici fatti in casa non hanno nulla da invidiare a quelli in vendita né come texture né come aspetto, senza contare che a livello di attivi, producendo per noi, possiamo metterci quello che vogliamo e in quantità non risicate.
Tutti quelli che autoproducono sono passati per il forum, bene o male, anche se poi si affannano a non ammetterlo (NDS nota di simona: diffidate, gente, diffidate delle imitazioni, non farò nomi, ma diffidate dalle imitazioni).
Ma veniamo alla questione segretezza: ho saputo che ad un certo punto i papaveri della cosmesi più che chiedersi CHI E’ Lola si chiedevano COSA E’ Lola.
Credevano che non fossi una persona vera, ma un’immagine inventata, un avatar, manovrata da chissà che oscuri interessi. In realtà ho sempre mantenuto il più stretto anonimato per evitare denunce da parte di questa o quella casa cosmetica, offese dalla mia recensione inci di questo o quel prodotto.
Ho sempre avuto il viziaccio di dire esattamente quello che pensavo e di non guardare in faccia a nessuno, e la cosa mi avrebbe portato guai piuttosto grossi se il mio vero nome fosse stato di dominio pubblico. In un mondo in cui anche la più sgrausa delle blogger campa con le collaborazioni e mettendo pubblicità in ogni angolo permesso dallo schermo, tanto che per leggere un contenuto tocca cercarlo col lanternino tra un video che ti copre tutto il testo e pubblicità che saltellano sul lato, il fatto che io abbia scelto di non monetizzare né la mia immagine né tutto il sapere cosmetico che c’è sul forum rimane un fatto incomprensibile a molti.

Ho sempre voluto che le parti tecniche fossero fruibili anche ai non iscritti, perché anche se sono passati tanti anni continuo come quattordici anni fa a voler diffondere la consapevolezza su cosa ci spalmiamo, senza pretendere niente in cambio.

Quando ho cominciato ad occuparmi di cosmetica “dal di dentro” ero giovane e la mia pelle non aveva particolari esigenze, ora che mi avvicino ai cinquant’anni c’è il bisogno di attivi più mirati.
Una volta il cosmetico per pelli mature era più che altro grasso, oggi le pelli mature sono spesso ancora grasse e non è facile trovare il giusto compromesso tra antietà e antilucidità.
Io ho mantenuto una pelle che seppur non è più grassa come in gioventù basta che arrivi la bella stagione e mi lucido come a vent’anni; in compenso ho bisogno sicuramente di cosmetici mirati per minimizzare i primi segni dovuti all’età.
Una routine adatta a chi ha la pelle come la mia può essere così composta: al mattino detergente schiumogeno delicato, poi crema idratante da giorno della pesantezza adatta alla stagione (più grassa d’inverno, per proteggere dagli sbalzi di temperatura e dalle intemperie, più leggera ed opacizzante d’estate).

Poi makeup, badando a non caricare il viso di coprenza e colori da teenager ma usando tonalità più naturali ed eleganti; a fine giornata togliere il trucco con detergenti dolci senza strofinare (banditi i pannetti di microfibra che stressano e strapazzano la delicata epidermide perioculare, come le spugnette troppo ruvide). Infine siero nutriente, contorno occhi contenente attivi che contrastino rughe, borse e occhiaie, crema viso un pochino più nutriente di quella del mattino. E’ la notte il momento in cui la pelle si ripara e si rinnova, è il momento di fornirle principi attivi più mirati.

Chi invece ha la pelle secca perché alipidica dovrà ricalibrare la routine di cui sopra sostituendo ogni prodotto con uno più delicato e nutriente. Il detergente schiumogeno può diventare un latte detergente da risciacquare con acqua, la crema idratante sarà anche emolliente, gli attivi da ricercare saranno tra quelli più idratanti ed emollienti. Ascoltate la vostra pelle e informatevi, questa è la ricetta.”

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