
Pronte per l’estate, dalla testa ai piedi!
Chi mi segue da un po’ e si fida di quel che scrivo si starà preparando all’estate, mare o montagna che sia.
Diciamola giusta: si starà preparando all’esposizione solare.
Su tutti i fronti e con ogni mezzo necessario.
1) Starà lavorando sul fronte “interno”, mangiando cibi contenenti beta carotene, precursore della vitamina A (verdure e frutta colorati di rosso: tanto per intenderci, carote, pomodori il tutto condito con olio EVO in quanto le vitamine che vogliamo assorbire sono liposolubili, ovvero hanno bisogno di un “veicolo”, in questo caso l’olio); starà consumando frutta ricca di vitamina C: kiwi, agrumi; e infine cibi ricchi di vitamina E: mandorle, uova, soia.
Come ho già detto, esistono molti integratori in commercio, che contengono anche altri antiossidanti: licopene, resveratrolo, picnogenolo… quindi se non amate affatto la verdura e la frutta, usateli.Le tre ACE combinate insieme costituiscono il primo alleato per la nostra pelle.
2) Starà lavorando sul fronte esterno: avra’ esfoliato la pelle del corpo con uno scrub “dolce”, come da ricettuzza, ma avremo fatto l’ultima ceretta/depilazione almeno tre/quattro giorni prima dell’esposizione.
3) Avrà nutrito la pelle provando a sostituire per un periodo la crema corpo con degli oli: jojoba sopra a tutti da massaggiare a pelle BAGNATA.
Una combinazione di acido jaluronico, vitamina C (come lo Jalus C di Fitocose potrebbe essere una buona scelta) per il viso, in combinazione con il sempiterno jojoba per coprire la “quota grassa”.
4) Avrà preparato il suo armamentario di solari: viso, corpo, stick con protezione UVA (controllate che sia espressamente riportato, sono i raggi più dannosi) e UVB. Io uso una 50. Avrà anche valutato una protezione “meccanica”: cappelli e magliette per le pelli più delicate almeno i primi giorni.
5) Infine, avrà pronto gel d’aloe e oleolito di iperico per le scottature.
Cosa manca… uhm, vediamo…. una fantastica manicure e pedicure!
Che vacanza è senza lo smalto?
Una vacanza sana.
Ora, io non voglio rompere le uova nel paniere e negarvi un piedino curato (come sapete, io son la prima ad usare pietra pomice come se non ci fosse un domani), ma vi dico: occhio agli smalti.
In generale, gli smalti e soprattutto quelli permanenti e semipermanenti, soffocano l’unghia e potrebbero favorire l’insorgenza di onicomicosi.
Ma anche fra gli smalti, ci sono i “buoni” e i “cattivi”.
Come smascherarli?
Leggendo l’inci.
Generalmente, la base degli smalti è un mix di nitrocellulosa e acetato di butile. Poi ci sono le resine, per aumentarne flessibilità ed elasticità (queste possono contenere ftalati e canfora), pigmenti, agenti perlati per gli effetti cromatici, addensanti, gelificanti, stabilizzatori UV (per evitare che la luce alteri il colore), sostanze emollienti, idratanti o nutritive.
Ma quali componenti dobbiamo proprio cercare di evitare leggendo l’INCI?
- TOLUENE: un solvente che inalato in alte concentrazioni ha effetti tossici per l’uomo (negli smalti la sua concentrazione non può superare il 25%).
- FORMALDEIDE: ne abbiamo già parlato. Nello specifico degli smalti, può determinare irritazioni (nb: la formaldeide può essere usata solo negli indurenti e in concentrazioni non superiori al 5%)
- DBP dibutil ftalato: un plastificante il cui utilizzo è vietato nell’Unione Europea. Ma sappiamo che a volte i prodotti che arrivano dall’estero sfuggono ai controlli, e addirittura può venire camuffato dalla scritta “parfum”, quindi fare un secondo check non fa male.
Molti produttori di smalto si sono attenuti alle direttive europee ed hanno eliminato queste componenti dalla formulazione. Li trovate spesso in commercio con la dicitura “smalti 3-free”.

Mare, mare, mare...

Il packaging
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