
Il packaging
Una componente importantissima del marketing cosmetico, soprattutto da profumeria di alta gamma, è il packaging: deve attrarre a colpo d’occhio la vostra attenzione, darvi il senso che state per acquistare un prodotto di valore e quindi state spendendo bene i vostri soldi.
Le case cosmetiche studiano approfonditamente per trovare la “confezione” perfetta; provate a pensare a quante jar (vasetti) sono pesantissime a fronte di pochi grammi di prodotto? Vi siete mai chieste perché?
Perché molti vasetti hanno un doppio fondo con dei mini pesi che li appesantisce, dandovi l’illusione di comprare più prodotto.
Esistono addirittura studi appositi per determinare quale rumore deve fare il tappo quando si apre la confezione per dare una sensazione di “lusso”.
Chi volesse approfondire, puo farsi un giro al Cosmoprof: scoprirà un mondo.
Una confezione molto usata sono appunto i vasetti, che conferiscono un’allure di prodotto prezioso, ma che non rendono un buon servizio soprattutto ai prodotti anti-age.
Una ricerca di Paula Begoun evidenzia come alcuni degli ingredienti migliori per la pelle (inclusi antiossidanti, vitamina C e il retinolo) degradano e si deteriorano perdendo in efficacia quando esposti all’aria, ovvero ogniqualvolta apriamo la nostra jar per usare il prodotto.
I vasetti trasparenti poi (ma questo vale per qualsiasi tipo di confezione) espongono il prodotto alla luce, fattore che potrebbe ulteriormente deteriorare alcuni attivi.
I vasetti comportano anche un problema igienico: ogni volta che preleviamo il prodotto con le dita, contaminiamo la formula anche se abbiamo lavato le mani o stiamo usando la spatolina apposita.
Questo perché è praticamente impossibile mantenere mani e spatola assolutamente pulite e un’igiene non perfetta, quindi una possibile contaminazione, può contribuire a deteriorare ulteriormente gli attivi funzionali.
Il discorso non vale ovviamente per le jar
con sistema “airless”, ovvero quelle confezioni dove si schiaccia un beccuccio per fare uscire il prodotto.
In questi packaging, il prodotto è contenuto in una sacca interna che lo contiene “sottovuoto” e sale mano a mano che il prodotto viene consumato.
Quindi, quali sono i packaging magari meno belli, ma che proteggono i delicati attivi?
1) Tutte le confezioni “airless”: vasetti, tubi, flaconi.
2) Per gli oli, vetro scuro (comunque vanno conservati al buio e al fresco).
3) Tubetti in plastica non trasparenti.
4) Tubetti in metallo, ma solo con film protettivo trasparente interno.
In generale, è buona norma conservare i prodotti curativi e i trattamenti (ma anche i decorativi in crema) al fresco e al buio.
In estate io proteggo le mie creme e gli oli dedicando loro uno spazio in frigo.
Sarò bizzarra, ma se voglio preservare pelle e portafoglio penso sia una mossa intelligente.

Pronte per l’estate, dalla testa ai piedi!

Oggi mi sento Perfettina - recensione
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