
Beauty trend 2019: verso un approccio più green e sostenibile
Gennaio 4, 2019
L’industria della bellezza si sta sempre più orientando verso un approccio sostenibile, lavorando sull’innovazione degli ingredienti, il design del packaging e le strategie di brand. Questo è stato il tema centrale del 72 ° Meeting scientifico annuale organizzato dalla Society of Cosmetic Chemists. Ecco i punti salienti emersi dal meeting.
Slow Beauty
L’industria del beauty è sicuramente una delle più attive: lanci di nuovi prodotti a ciclo continuo con un ritmo di rinnovo scaffali rapidissimo, offerte e promozioni, la pubblicizzazione di routine che prevedono l’uso di sempre più prodotti (la skincare coreana, ad esempio), la continua nascita di nuovi brand promossi o addirittura creati da personaggi più o meno improbabili legati a YouTube e/o Instagram, giusto per citare alcuni fattori, bombardano i consumatori con un fuoco incrociato che sta cominciando a stancare.
Sta nascendo una sorta di rivolta contro la “bellezza veloce”, ha dichiarato Sara Jindal, dell’istituto di ricerche di mercato Mintel. I consumatori stanno cominciando sempre di più a orientarsi verso routine di bellezza semplici e premiano i marchi che condividono un orientamento sempre più ambientalisti.
Jindal ha osservato che il 74% dei consumatori spagnoli di bellezza e cura personale sono preoccupati che gli ingredienti utilizzati nei prodotti naturali non siano sostenibili, mentre il 24% dei consumatori indiani sono motivati a vivere uno stile di vita più naturale per sostenere le imprese attente all’ambiente.
A seguito di una serie di post di influencer chiave, quelli veri, molti marchi di bellezza stanno ripensando ai packaging sia per la vendita che addirittura per i video unboxing. In breve, la sostenibilità è importante sia per il pianeta che per il mercato.
Aziende come Unilever e P & G stanno cercando modi per riciclare i rifiuti e progettare prodotti da riutilizzare. Jindal ha spiegato che i marchi devono coinvolgere i propri consumatori per spiegare come smaltire gli imballaggi riutilizzabili: ciò richiede un coinvolgimento post-vendita.
Inoltre, stanno nascendo molte realtà che invitano i consumatori a utilizzare prodotti di upcycle, come la piattaforma di rivendita di make-up usato Glambot.com. (NDR: ecco, nonostante la piattaforma dichiari che i prodotti vengono sanificati…io non so se mi fiderei. E voi?).
Le aziende stanno anche studiando come allungare la vita dei prodotti per ridurre gli sprechi.
Il produttore italiano Gotha ha creato “Second Chance” Mascara Drops per utilizzare fino in fondo il vostro mascara.
Il marketing delle multinazionali ha ovviamente già annusato l’aria: ad esempio, Garnier sta collaborando con TerraCycle per produrre video didattici su come riciclare.
Per concludere: i brand grandi e piccoli possono giocare su questa nuova consapevolezza dei consumatori offrendo soluzioni semplici che ci facciano sentire bene, possibilmente siano efficaci e ci facciano risparmiare tempo e denaro, salvaguardando il pianeta. Sperem!
I benefici degli ingredienti fermentati
Binomio inscindibile cibo e bellezza… e Steven Schnittger, vicepresidente globale della Ricerca e Sviluppo – microbiologia e fermentazione del Gruppo Estee Lauder, ha ipotizzato un futuro fatto di formulazioni più pulite e più ecologiche basate su materie prime fermentate. Soddisfano i criteri naturali descritti in ISO 16128-1: 2016, ha dichiarato Schnittger, perché sono ottenuti da processi microbiologici. Inoltre, la fermentazione è sicura, coerente ed economicamente sostenibile.
I derivati della fermentazione possono essere prodotti indipendentemente dalle condizioni climatiche e climatiche e non richiedono pesticidi, fertilizzanti o estrazione chimica, con un conseguente basso impatto di carbonio. I risultati sono facilmente riproducibili grazie alle condizioni di processo controllabilissime.
Inoltre, gli ingredienti fermentati sono facilmente incorporabili nelle emulsioni. Possono essere usati sotto forma di polvere essiccata, cristalli liofilizzati o emulsioni a base acquosa. Gli ingredienti fermentati consentono inoltre a formulatori e brand di ridurre al minimo la conservazione attraverso tecniche di processo e di ingegneria. Il risultato è un’innovazione verde con un impatto minimo sul costo complessivo del prodotto finale.
Probiotici privi di conservanti?
I probiotici topici possono potenzialmente curare dermatiti, eczemi, ustioni, facilitare il processo di cicatrizzazione e di ringiovanimento della pelle, ha affermato Jennifer Cookson, direttrice dello sviluppo prodotto per Mother Dirt.
Tuttavia, poiché i conservanti sono progettati per inibire la crescita di microrganismi, è necessario studiare formule che possano resistere senza di essi, al fine di ottenere il meglio dai probiotici.
Anche il packaging può avere un ruolo, ha affermato Cookson. Tecnologie per migliorare la tenuta delle pompe, bottiglie resistenti ai vapori, filtri sterilizzanti nelle valvole a immersione e negli ugelli delle pompe airless possono giocare un importante ruolo nel ridurre le minacce all’integrità del prodotto.
Cookson ha osservato che è necessario fare test e sperimentare per trovare il giusto mix che salvaguardi ogni prodotto: non esiste un’unica strategia che possa essere universalizzata.
Anti-aging a base vegetale
Ilya Raskin, professore alla Rutgers University, ha discusso l’applicazione degli ingredienti naturali nei prodotti di bellezza.
La Moringa
Raskin ha osservato che gli isotiocianati possono mobilizzare le difese cellulari contro l’invecchiamento, lo stress e l’infiammazione. Questi materiali possono essere derivati da fonti come l’olio di semi di crescione e la Moringa oleifera Lam., La cosiddetta pianta della bacchetta. La tecnologia stimola la proteina Nrf2, che Raskin ha descritto come una “proteina di controllo principale” che supporta le cellule contro stress e danni.
I Fenolici
I fenolici sono un’altra interessante area di interesse, ha affermato Raskin. Questi comprendono l’acido clorogenico, che stimola la soppressione della melanogenesi per un effetto antinfiammatorio. I fenolici possono essere trovati nella lattuga scarlatta, che ha tre volte gli antiossidanti e i polifenoli dei mirtilli, nonché nella cicoria.
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