I Fondamentali

Sì, è la perimenopausa

La menopausa, ovvero il termine tecnico per definire  la diminuzione della produzione di ormoni femminili (estrogeni) e la cessazione della maturazione di ovociti, il cui segnale esteriore più evidente è a cessazione completa delle mestruazioni, è un passaggio normale della vita di ogni donna, ma non è un processo uguale per tutte.

Per alcune è praticamente asintomatica, per altre un processo quasi invalidante… ogni donna è uno specialissimo mondo a se.

Per alcune le mestruazioni possono cessare improvvisamente, per altre in modo lento e graduale. Anche l’età in cui comincia la fase menopausale, mediamente stimata intorno ai 50, può variare notevolmente.

Per definire questo passaggio, gli antichi greci coniarono il termine “climaterio” (klimactèr, ovvero passaggio critico) che definisce le tre fasi della transizione: perimenopausa, menopausa e post menopausa.

Ogni donna ha familiarità con i segni della menopausa – vampate di calore insopportabili, girovita che si allarga, umore che fluttua selvaggiamente – ma che dire di tutti gli altri segni che precedono i sintomi della menopausa, come il diradamento dei capelli, una maggiore fragilità delle unghie e disturbi del sonno?

Probabilmente è la perimenopausa, un periodo di transizione più o meno prolungato, che può cominciare già a 35 anni, in cui il sistema riproduttivo del corpo rallenta fino a quando non si entra in menopausa.

In questo articolo, frutto di lunghe ricerche, cercherò di razionalizzare cosa ci sta succedendo quando entriamo in perimenopausa e cosa possiamo fare per rendere il processo più dolce.

A CHE ETA’ PUO’ INIZIARE LA PERIMENOPAUSA

Il livello di estrogeni e progesterone in genere inizia a diventare più irregolare a partire dai 35 anni circa. Potrebbe essere un processo asintomatico. La maggior parte delle donne inizia a segnalare i cambiamenti sintomatici della perimenopausa verso i 40 anni.

Sfatiamo un mito: noi donne possiamo continuare ad invecchiare con lo stesso livello di energia e vitalità che avevamo quando eravamo più giovani, ma dobbiamo imparare a trattare bene il nostro corpo. Già verso i 35/40, per ridurre i segni associati alla perimenopausa, dovremmo cominciare a ridurre le nottate brave, fare attività fisica, mangiare bene, idratarci bene e smettere di fumare. Parliamoci chiaro: dovremmo imparare a trattarci bene a tutte le età ma dai 30/35 anni  è vitale intraprendere uno stile di vita sano e migliorare la nostra dieta in modo da ridurre i sintomi associati alla perimenopausa.

QUALI SONO I SINTOMI PIU’ COMUNI

Oltre ai problemi legati al ciclo e all’umore sopra menzionati, molte donne riportano:

  • le prime sporadiche vampate di calore
  • sudorazioni notturne
  • bassa libido
  • secchezza vaginale
  • aumento di peso (specialmente pancia, girovita)
  • perdita di capelli o diradamento
  • ansia
  • insonnia
  • seno dolente
  • senso di affaticamento
  • incontinenza urinaria e cambiamento nella frequenza della minzione
  • sbalzi d’umore
  • problemi a livello dell’epidermide (sensazione di scosse elettriche e formicolio)
  • cambiamenti nelle unghie
  • vuoti di memoria
  • più difficoltà a recuperare dopo uno sforzo fisico intenso (altro che allenarsi 4 giorni e scalare sabato e domenica!)
  • aumento di gas intestinali e gonfiore
  • gengive sanguinanti
  • cloasma solare
  • acne
  • acne rosacea (NE PARLO QUI)

COSA POSSIAMO FARE PER CONTRASTARE QUESTI SINTOMI?

Le fluttuazioni ormonali nella perimenopausa possono causare uno squilibrio metabolico nel nostro corpo. La cosa più importante che una donna può fare durante la perimenopausa è ottimizzare la sua salute e prendersi cura di se:

  • adottare una dieta “pulita”, con cibi integrali, verdure a foglia verde e fonti salutari di proteine ​​e grassi
  • esercizio fisico
  • rimanere sempre ben idratate
  • massimizzare il sonno prima di mezzanotte e non sacrificare mai una buona notte di riposo per fare qualcos’altro (ergh… non proprio tutto tutto tutto, eh, intendiamoci…)
  • gestire lo stress

Il/la vostr* ginecolog* dovrà analizzare l’intera persona e “attenzionare” (che brutto, quasi peggio di ‘petaloso’) quelle aree che richiedono attenzione sia che si tratti di dieta, di stile di vita, di problemi gastrointestinali, di problemi alla tiroide, di carenze nutrizionali o altre anomalie. Quindi, dovrebbero formulare una strategia mirata a migliorare e mantenere in condizioni ottimali lo stato di salute generale, usando un mix di elementi.

Vediamo quali.

TERAPIE NATURALI (solo una piccola parte… invito chi ha più competenze di me a segnalare nei commenti altri rimedi di comprovata efficacia)

  • PROBIOTICI: tanto di moda anche in cosmetica, aiutano a bilanciare la flora batterica intestinale, a sostenere le funzioni gastrointestinali e immunitarie e ad aumentare la digestione.
  • ENZIMI DIGESTIVI: aiutano a digerire il cibo e a sostenere la salute dell’intestino.
  • SUPPORTO ALLE GHIANDOLE SURRENALI: Erbe come la rodiola, l’eleuterococco, l’ashwagandha, il ginseng, le vitamine del gruppo B, il magnesio e la vitamina C supportano le ghiandole surrenali.
  • RIMEDI NATURALI PER I SINTOMI PERIMENOPAUSALI GENERICI: ho scoperto che queste erbe (anche in combinazione) sono molto efficaci nell’affrontare i sintomi perimenopausali, parlatene con una brava erborista per scoprire il mix più adatto a voi: maca; cohosh nero; dong quai; la radice della phlomis umbrosa (noto anche come “salvione”) e il rabarbaro rapontico.
  • RIMEDI NATURALI PER IL  FEGATO: Cardo mariano, bardana, radice di tarassaco.
  • RIMEDI NATURALI DI SUPPORTO AL CUORE: Coenzima Q10, Magnesio, Potassio
  • RIMEDI NATURALI PER IL SUPPORTO OSSEO: calcio, magnesio, vitamina D (fissata da un’esposizione di almeno 20’ al sole (evitando la fascia 11-16 e proteggendo il viso… con una protezione 50!)
  • RIMEDI NATURALI PER SUPPORTARE LA SALUTE DEL CERVELLO: Vitamine del gruppo B, vitamina D, ginseng, ginkgo biloba, eleutrococco, the verde grassi omega 3 (in particolare i più metabolicamente attivi, EPA e DHA)
  • RIMEDI NATURALI PER LA SECCHEZZA VAGINALE: l’olio di vitamina E può essere utile, ma anche un gel a base di jaluronico come lo Jalus Love di Fitocose.
  • RIMEDI NATURALI PER I PROBLEMI TIROIDEI: zinco, selenio, vitamine del gruppo B
  • RIMEDI NATURALI PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SONNO: Melatonina, Camomilla, Valeriana, Escolzia Luppolo e, se il livello di cortisolo fosse elevato durante la notte (situazione che può verificarsi in situazioni di stress associate a un basso livello di estrogeni), la fosfatidilserina che induce a uno stato di calma e rilassatezza.
  • RIMEDI NATURALI PER LA CURA DEI CAPELLI: biotina, silice, rame, zinco, zolfo, MSM, manganese

 

TERAPIE ORMONALI

Se una donna sta ancora ovulando, il ginecologo potrebbe valutare inutile una terapia ormonale. La prima linea di difesa è l’alimentazione e delle sane abitudini di vita, seguite da terapie a base di rimedi naturali e di integratori. Il cambiamento dello stile di vita dovrebbe essere intrapreso, come già detto, il ​​prima possibile. Se, nonostante una dieta e un’integrazione appropriata, i sintomi non migliorassero allora, con il vostro ginecologo potrete prendere in considerazione la terapia ormonale.

Se l’ovulazione non è più regolare, l’esposizione del corpo al progesterone è ridotta e possono presentarsi i sintomi della dominanza estrogenica (maggiore ritenzione idrica, gonfiore, tensione mammaria). In questa situazione, il progesterone supplementare può essere utile. Il progesterone può essere assunto in forma di crema o pillola. I potenziali effetti collaterali a breve termine più frequenti sono una maggiore sensazione di stanchezza e ipersensibilità. Il progesterone orale è particolarmente efficace nell’affrontare l’insonnia.

Ma ATTENZIONE. Le donne con una forte familiarità con il cancro al seno e le donne con un aumentato rischio di coagulazione dovrebbero evitare gli ormoni e comunque sottoporre  al proprio medico un’anamnesi familiare completa per valutare se sia il caso o meno di intraprendere una terapia ormonale.

In ogni caso, prima di iniziare una terapia ormonale e sempre in accordo con il ginecologo, fatevi prescrivere una mammografia (per valutare la massa mammaria) e un’ecografia pelvica (per escludere la possibilità di ispessimento del rivestimento endometriale e valutare se ci sono fibromi) e una serie completa di esami (colesterolo HDL/LDL, tiroide, funzionalità epatica, funzionalità renale) per dipingere il quadro preciso del vostro stato di salute.

 

IN CHE MODO GLI ORMONI INFLUENZANO IL NOSTRO METABOLISMO?

Livelli fluttuanti di ormoni (principalmente estrogeni e progesterone) possono causare uno squilibrio metabolico nel corpo. Con il declino degli ormoni, i neurotrasmettitori, il cortisolo e l’insulina cambiano in modo tale da ridurre il metabolismo e contribuire all’aumento di peso (e alla perdita di peso a meno che non vengano affrontati lo stile di vita e gli ormoni).

Ad esempio, quando i livelli di estrogeni diminuiscono, i livelli di cortisolo aumentano. Il cortisolo, come abbiamo già visto in QUESTO ARTICOLO è un ormone dello stress che contribuisce all’aumento di peso della sezione centrale. Mi ripeto, ma la soluzione è sempre quella: evitare di mangiare cibi elaborati, favorire una dieta con cibi integrali e concentrarsi sull’esercizio fisico, il sonno, l’idratazione, la gestione dello stress e una corretta funzionalità dell’intestino (il nostro secondo cervello), il fegato e le ghiandole surrenali.

CONCLUSIONI

La Seconda Primavera

Purtroppo nel nostro mondo occidentale, la menopausa e la perimenopausa vengono viste come un “decadimento” del ruolo sociale della Donna.

Per fortuna, ci viene in aiuto la saggezza millenaria di molte altre culture, in cui la menopausa è considerata l’inizio dell’età della saggezza,

Nella medicina tradizionale cinese, ad esempio, la fase della vita di una donna successiva all’interruzione del flusso dell’Acqua Celeste, viene chiamato “Seconda primavera” a simboleggiare l’energia e le opportunità ritrovate.

La Seconda Primavera viene spiegata come una transizione che dona rinvigorimento in quanto l’interruzione del flusso di sangue mensile, associato alla forza Yin, alla cura verso gli altri, lascia il posto alla forza Yang, il prendersi cura di sé.

 Anche la famosa biologa ed antropologa Helen Fisher, definisce la donna in menopausa come una “biblioteca vivente”, come ci insegnano le culture antiche connesse alla ciclicità della Madre Terra, è il Ciclo della Saggia, periodo di ri-scoperta di nuove possibilità, rinnovata energia, nuovi progetti, idee…

La perimenopausa e la menopausa sono fasi della vita, punti di passaggio che  possono essere vissuti in modo drammatico, come inizio di un declino, oppure come l’inizio di una stimolante avventura che ci insegnerà ad integrare serenamente tutti i processi che stiamo attraversando e traghettarci verso la nostra Seconda Primavera.

A noi, come sempre, La Scelta.

 

 

 

 

 

Grazie a Udaya Luciana Gianotti e Tulsi Serena Baroni

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