
Ma come porti i capelli, bella bionda…
La prima cosa che dobbiamo sapere, anche per sfuggire dalle “trappole” del marketing, è che il fusto del capello, ovvero ciò che spunta dal cuoio capelluto, è una struttura ‘inerte’, costituita da cellule cheratiniche prive di nucleo e quindi impossibilitate a reagire a qualsivoglia cura.
L’unica parte vitale è il bulbo, che sta all’interno del cuoio capelluto: capite bene come uno shampoo, e men che mai un balsamo, non possano avere alcun’effetto su di esso (anzi, come vedremo, il balsamo in alcuni casi può dare irritazione o peggiorare una dermatite).
Se vi promettono “capelli” più sani e più forti con uno shampoo o un balsamo, diciamo che vi stanno passando un’informazione ASSAI DISTORTA. Per essere gentili.
I prodotti in commercio possono migliorare esteticamente la vostra chioma ma, se volete rinforzarla seriamente, dovete agire a livello medicale sul bulbo. Vedremo come.
Partiamo dall’estetica.
Phon, piastre, tinture, sostanze di varia natura, lavaggi troppo aggressivi e un’eccessiva esposizione al sole (ne abbiamo già parlato) possono danneggiare i capelli, come anche – udite, udite – pettinarli e spazzolarli quando ancora bagnati e fragili.
Tamponateli, eliminate l’acqua in eccesso e poi passate allo styling.
Le patite della piastra dovrebbero usarla con moderazione e applicare sempre un olio apposito sulle punte e sulle lunghezze: la piastra non rovinerà il bulbo, ma sfibrerà sicuramente il capello con la conseguenza di punte ‘vuote’ e la sensazione di avere meno capelli.
Dico ‘sensazione’ perché la perdita dei capelli, purtroppo, è genetica, o dovuta a stress, patologie specifiche o di altra natura..
Ci proteggeremo dal sole semplicemente applicando un buon olio protettivo sulle lunghezze e indossando un cappello, meglio se di tela apposita, ma andrà bene un lezioso cappello di paglia, magari a tesa larga che protegge un pochino anche il viso.
Un mito invece da sfatare è il lavaggio: potete lavare i capelli tutte le volte che ne sentite il bisogno, ovviamente usando shampoo delicati, possibilmente eco-bio compatibili. La procedura ideale sarebbe sciogliere una quantità adeguata alla lunghezza del capello in una tazza di acqua tiepida e fare solo una passata e un gran risciaquo con acqua possibilmente poco calcarea.
Una buona alternativa per lenire la cute: provate a lavare i capelli ogni tanto con la polvere di amla o il rhassoul (o ghassoul).
Il passaggio importante è massaggiare bene il cuoio capelluto prima dello shampoo con un filo di olio vegetale adatto ai capelli (olio di argan, cera jojoba). Un buon massaggio circolare, eseguito con le mani aperte, quasi a ‘muovere’ la cute aiuterà la circolazione sanguigna ad affluire verso il bulbo; l’applicazione dell’olio per una mezz’oretta lo proteggerà dall’aggressione dei tensioattivi contenuti nello shampoo.
La questione balsamo è delicata: può dare dei problemi di pesantezza, prurito e di forfora, quindi applicatelo solo sulle lunghezze e non sulla cute. Ovviamente andrebbero evitati gli shampoo/balsamo e i leave-on.
Chi soffre di dermatite o di forfora, non deve usare mai il balsamo, deve evitare gli shampoo – anche molto delicati – e invece usare un olio lavante di buona qualità.
Ma noi ultraquarantenni come possiamo prenderci cura dei nostri capelli delicati, soprattutto se vicine alla menopausa? Ci prenderemo cura del nostro bulbo. Proprio come per il bulbo di una pianta, creeremo un terreno fertile (la cute), non irritato e ben nutrito, fornendo dall’interno le sostanze che gli servono.
Dunque massaggeremo tutti i giorni il cuoio capelluto (con olio prima del lavaggio, senza olio quando non li laveremo), come visto sopra, e nutriremo il bulbo con le sostanze che gli servono: aminoacidi (cisteina, metionina), minerali (ferro, rame, zinco, zolfo, MSM), vitamine del gruppo B e biotina. Anche la taurina, presente in molti integratori, pare avere qualche effetto sul bulbo.
Queste sostanze porteranno qualche beneficio anche alle unghie, ciglia e sopracciglia che, come i capelli, sono fatti di cheratina e la cui parte esterna è inerte.
Quindi, per i capelli come per la pelle, prima curiamone la parte vitale e mettiamoli in condizioni ottimali, poi divertiamoci e sbizzarriamoci come vogliamo.

Di quale colore vestire il mio occhio?
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