
Le cicatrici: i diversi tipi, le loro cause e come trattarle
Vi ricordate di quella volta che avete subito un intervento chirurgico e vi hanno messo i punti?
O di quella volta che vi siete fatte un taglio depilandovi di fretta? O di quell’altra volta quando vi siete sbarazzate di quel fastidiosissimo brufolo, dopo una lunga battaglia senza esclusione di colpi? O, infine, di quella volta in cui vi siete bruciate con l’acqua bollente mentre vi preparavate un the con il bollitore (la sottoscritta).
Certo che ve ne ricordate! Perché c’è una simpatica cicatrice…
Cicatrici da intervento, cicatrici post-acne, cicatrici atrofiche… ogni tipo di cicatrice fa parte del normale processo di guarigione della pelle, ma spesso sono dure da eliminare e molto visibili. Come fare? Conosciamole meglio…
Quali sono le cause delle cicatrici?
Le cicatrici si verificano quando il derma, il secondo strato più profondo della pelle, viene danneggiato da lesioni, interventi chirurgici, ecc.
Quando la pelle viene ferita, entra in modalità di guarigione immediata e cerca di riparare la lesione il più rapidamente possibile.
In primo luogo, un coagulo di sangue si forma sulla superficie della pelle (l’epidermide) e copre il taglio per formare una crosta.
Quindi, il derma si mette al lavoro grazie all’aiuto dei fibroblasti (le cellule che producono il collagene) per iniziare la ricostruzione del tessuto.
Poiché la pelle ha fretta di ripararsi e reintegrare il tessuto, il collagene può disporsi disordinatamente nel reticolo ordinatamente organizzato che costituisce il resto della pelle.
Questa rapida reazione del nostro corpo che privilegia – giustamente – la riparazione all’estetica, può provocare una cicatrice.
Troppo collagene crea una cicatrice ipertrofica, mentre una mancanza di collagene poterà una cicatrice atrofica.
Nei due anni successivi a una lesione (NB: i due anni sono indicativi: l’età è ovviamente un fattore determinante: più siamo ‘adulte’, meno la pelle lavorerà), la pelle continuerà a cercare di sostituire quel collagene disordinato con tessuto più pulito, quindi una cicatrice potrebbe piano piano ridursi come è successo a me con il primo intervento al ginocchio, ma potrebbe non sbiadire completamente o permettere alla pelle di tornare in quel punto al suo aspetto originale.
Quali fattori rendono più o meno evidente una cicatrice?
- Età – La pelle più adulta tende a contenere meno collagene ed elasticità, rendendo la guarigione più lenta e cicatrici più probabili.
- Tono della pelle – Le persone con la pelle particolarmente scura o particolarmente chiara sono più suscettibili a cicatrici evidenti.
- Posizione della ferita – Se abbiamo un taglio in un punto che richiede più tempo per guarire, ad esempio su un ginocchio che si piega molto o su un piede che subisce un attrito costante dalle scarpe, è più probabile che si formino delle cicatrici.
- Ormoni: i livelli ormonali possono influenzare la tipologia della cicatrice o un’eventuale iperpigmentazione.
Tipi di cicatrici
Cheloide o ipertrofica
I cheloidi sono quelle cicatrici in rilievo che sembrano dei tessuti gonfi e densi, dalla colorazione rosa acceso o comunque più scura della pelle circostante.
Una cicatrice ipertrofica può anche essere sollevata, ma rimane lungo il margine della lesione.
Queste cicatrici si verificano quando c’è una sovrapproduzione di tessuto nel sito della ferita: il collagene si raccoglie ed è sovradimensionato sotto lo strato superiore della pelle.
Perché si formano le cicatrici cheloidi?
Quando il derma iper-reagisce nel processo di guarigione, richiama fibroblasti per iniziare a distribuire il collagene per ricostruire il tessuto.
Tuttavia, come abbiamo già detto, invece di distribuire il collagene ordinatamente, come quello del resto della pelle, comincia una sovrapproduzione randomica e si finisce per avere un mucchio di collagene non organizzato, costruito sotto lo strato superiore della pelle che si traduce in una cicatrice ipertrofica.
Cicatrice atrofica
Avete avuto la varicella? Probabilmente vi avrà lasciato qualche ricordino sottoforma di un “buchetto”.
Questa è una cicatrice atrofica, che si traduce in un segno incassato sulla pelle.
Queste cicatrici sono tipiche sia della varicella che dell’acne cistica.
Perché si formano le cicatrici atrofiche
Queste cicatrici incassate sono causate da danni alla struttura sottostante della pelle – cellule di grasso o di collagene – di solito a causa dell’infiammazione.
Il risultato è che non c’è abbastanza tessuto per riempire la pelle, quindi si crea una depressione nella superficie della pelle.
Cicatrici da acne
Combattere gli inestetismi causati dall’acne è una lotta senza quartiere, lunga dolorosa e spesso con implicazioni psicologiche non trascurabili. Come se non bastasse, possono rimanerci in eredità delle ‘belle’ cicatrici.
Purtroppo, le cicatrici non dipendono solo dallo “schiacciamento” del brufolo, le peggiori dipendono dai postumi dell’acne cistica.
Questi rigonfiamenti dolorosi sono radicati in profondità nella pelle e quando il pus e i batteri si raccolgono e si siedono sotto la superficie della pelle, possono danneggiare gli strati profondi e provocare cicatrici che possono assumere una varietà di forme.
Cicatrici icepick
Queste sono quelle cicatrici profonde e puntiformi che possono assomigliare a un grande poro. Si verificano quando l’infiammazione provoca il collagene sotto la superficie della pelle a collassare, lasciando una depressione.
Cicatrici boxcar
Queste cicatrici sono ampie depressioni con bordi più definiti. Le cicatrici boxcar si verificano quando una cisti distrugge le cellule adipose sottocutanee con conseguente indentazione.
Iperpigmentazione
Queste “cicatrici” sono una macchia scura sulla superficie della pelle che potrebbe assomigliare a una lentiggine. L’iperpigmentazione avviene quando i melanociti (le cellule che producono melanina o pigmento) aumentano la produzione di melanina nel sito di una lesione o infiammazione causata da acne.
Cicatrici da contrazione
Queste cicatrici sono il risultato di una grande area di pelle persa (ad esempio, i postumi di una grave ustione).
La pelle si contrae mentre guarisce crea una cicatrice fatta di pelle tesa e lucida che può inibire i movimenti nell’area.
Smagliature
Partiamo dal presupposto che le smagliature possono venire a chiunque per i più diversi motivi: un aumento di peso eccessivo o una crescita rapida durante la pubertà che rende la pelle più tesa.
Le smagliature possono apparire come linee indentate o in rilievo più scure (viola) o più chiare (bianche) rispetto alla tonalità della pelle che le circonda.
Perché si formano le smagliature
Mentre la causa esatta non è nota, si pensa che lo stiramento cutaneo provochi danni all’elasticità dei tessuti nello strato del derma che porta a cicatrici.
È stato anche ipotizzato che alti livelli di cortisolo (sì, ancora lui) potrebbero avere un ruolo nel rendere la pelle più vulnerabile alle smagliature.
Prevenire le smagliature
Nella battaglia contro le smagliature, l’idratazione è il nostro alleato principale.
Olio di cocco, olio di mandorle, burro di karité, o una ricca crema idratante e massaggiate lungamente l’area.
Cosa (non) fare per aiutare la pelle a guarire.
Se avete una ferita, ci sono un paio di cose che possiamo fare per aiutare la pelle a guarire evitando antipatici ricordini.
- Non tocchinatevi – Lo so, la tentazione è insopportabile, ma riuscire a lasciare in pace una crosta o un brufolo in modo che guariscano da soli, riducono la possibilità di sviluppare una cicatrice.
- Mantenete le ferite protette – Quando la ferita è profonda e negli stadi iniziali della guarigione, unguenti medicati e protezione sono le chiavi per aiutarla. Tenete la ferita correttamente pulita e coperta, ed evitate che si asciughi applicando regolarmente un unguento medicato. Quando si sarà riformato lo strato protettivo e non ci sarà più la cosiddetta “carne viva” – quindi un alto rischio di contaminazione batterica- potremo lasciarla asciugare proteggendola con una garzona per evitare urti, rotture etc.
- Continua protezione – Dopo che la pelle è guarita, mantenete l’area protetta con SPF almeno 30 (io uso 50) ogni volta che ci esponiamo alla luce solare aiuterà a prevenire che l’area sfregiata diventi più scura.
È possibile minimizzare le cicatrici?
Sebbene non esista un metodo di misura unica, esistono diverse opzioni per il trattamento delle cicatrici.
Intanto, aspettate un pochino: alcune cicatrici , in particolare le cicatrici ipertofiche, possono risolversi e svanire da sole.
Tuttavia, consultando il vostro dermatologo, si può possono anche programmare interventi più forti: dermoabrasione, laser, filler, peeling chimici, iniezioni di steroidi, iniezioni di cortisone, o anche un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto sollevato e sostituirlo con una cicatrice più pulita e meno invasiva.
Le cicatrici profonde (es. da intervento chirurgico), una volta guarite, vanno rigorosamente massaggiate con regolarità con olio di rosa mosqueta “scollando” delicatamente la pelle per evitare l’insorgenza di aderenze.
L’ iperpigmentazione può essere alleggerita usando determinati attivi. Ricordiamo però che quando si lavora per schiarire e illuminare la propria carnagione (sia che si tratti di un esito cicatriziale o di un cloasma), la pazienza e l’applicazione regolare sono la chiave vincente.
Sempre con il dermatologo, valutate l’uso di:
- Antiossidanti: aiutano a combattere i danni causati dai radicali liberi (che danneggiano collagene ed elastina), l’iperpigmentazione e ispessiscono la struttura della pelle. Gli antiossidanti aiutano a ricostruire il collagene e favoriscono la guarigione per una pelle sana.
- Vitamina C – Questa vitamina lavora per inibire la sovrapproduzione della melatonina della pelle in risposta a danni o lesioni. Inoltre, dal momento che fa parte della famiglia degli antiossidanti, aiuta a ricostruire il collagene.
- Retinolo: derivato della vitamina A, il retinolo agisce delicatamente esfoliando gli strati superiori della pelle per eliminare le cellule più scure. A sua volta, promuove il ricambio cellulare e incoraggia la produzione di nuove cellule della pelle sana e nuovo collagene che può aiutare a ammorbidire le cicatrici. Sicuramente, il retinolo è fondamentale nel trattamento delle cicatrici.
- AlfaIdrossiAcidi (AHA) – anche gli AHA possono aiutare a stimolare il ricambio cellulare per rinnovare la pelle e favorire la guarigione.
- SPF – Indossare quotidianamente la protezione solare impedirà che le cicatrici diventino più scure o che la pelle subisca ulteriori danni. Inoltre, proteggerà dalla rottura del collagene e dell’elastina mantenendo la pelle giovane.
Considerazioni finali
Io ho un sacco di cicatrici, soprattutto sulle gambe, dovute alle cadute in montagna e ai tre interventi alle ginocchia.
Ho anche una icepick piccolissima in viso.
Le cicatrici non sono facili da accettare, io per anni non ho indossato gonne proprio per la vergogna delle mie gambe, ma sono anche ricordi di esperienze e di una vita vissuta intensamente. Ho imparato a conviverci e ad accettarle come parte di me e grazie a massaggi e oli vari, sono riuscita a minimizzarle (pensate che ne ho una che risale a quando, adolescente, ho provato a radermi con il rasoio di mio padre tagliandomi una fettina di pelle…iiiick!).
Sia che scegliate di lasciare le cicatrici come sono, o di prendere provvedimenti per trattarle, è una decisione personale da prendere in base a ciò che è meglio per voi e per la vostra pelle.
Vogliatevi bene!
E voi, che rapporto avete con le vostre cicatrici?

Altearah: la biocosmesi ‘neuroattiva’

Chemioterapia e pelle.
Potrebbe anche piacerti

Tout belle, tout propre: il makeup maschile
Giugno 5, 2018
Amaze Naturally Independent: proteggi la tua pelle a tutta natura
Settembre 1, 2020
2 commenti
Sara
Buon pomeriggio Simona io con le mie ci vivo da taanti anni da adolescente ho avuto l acne l ho curata bene ma ho da allora le cicatrici e nonostante curo molto la mia pelle, come sai, non se ne vanno, ormai fanno parte di me, però nn so uscire senza fondotinta, non mi piace coprire troppo perché nn voglio sembrare di “plastica” ma cerco di apparire decente, ecco.
Simonariv
Cara Sara, complimenti per l’approccio equilibrato. Io con le mie gambe ho fatto tanta fatica… sembravano un abito di Arlecchino. Però ora le amo: una mi ricorda la vittoria di una gara di arrampicata, l’altre un’altra gara e tutte le mie escursioni sull’Adamello…
Siamo imperfettamente belle.
Un bacio grande.